Dal cavolo cappuccio ai crauti

Il cavolo cappuccio è uno degli ortaggi più tipici come il suo famoso trasformato: i crauti, tradizionalmente usati come contorno a carne, pesce o polenta, ma buonissimi anche su una bruschetta. Ma come vengono realizzati i crauti?

I crauti hanno una storia che inizia con la coltivazione del cavolo cappuccio e la sua raccolta che avviene intorno a settembre e ottobre, con l’inizio dell’autunno.

Vengono scelti i cavoli integri e di buona qualità e vengono lasciati riposare alcuni giorni in modo che si asciughino e siano pronti per essere affettati sottilmente. Subito dopo vengono messi un contenitore di acciaio o in un’anfora di terracotta, disposti a strati cosparsi di sale. In questo modo di avvia naturalmente il processo di fermentazione che dura circa un mese e permette la formazione del prezioso acido lattico che rende i crauti vitali e ricchi di probiotici.

Dopo questo periodo di fermentazione i crauti si mantengono freschi e al giusto grado di fermentazione per due mesi circa.

I crauti posso essere consumati freschi in questo lasso di tempo, in alternativa è possibile avere sempre a disposizione quelli in barattolo di vetro.

La nostra azienda vi offre entrambe le possibilità, potrete scegliere la forma che preferite secondo le vostre esigenze di consumo.

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